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Primo Piano
Presentato a Bologna il progetto "Scuola Attiva Kids per l'Emilia-Romagna inclusiva". La Regione e Sport e Salute portano l'educazione motoria in tutte le classi della primaria e in 100 della scuola dell'infanzia
È stato presentato questo venerdì a Bologna, nel corso di una conferenza stampa, il progetto "Scuola Attiva Kids per l'Emilia-Romagna inclusiva", nato con l'obiettivo di promuovere fin dai banchi di scuola un'equilibrata attività motoria e corretti stili di vita, contrastare le diseguaglianze sociali, favorendo integrazione e inclusione.
La Regione Emilia-Romagna rilancia cosi il proprio impegno per offrire lezioni tenute da laureati in scienze motorie: una proposta che da quest'anno scolastico riguarderà non solo le bambine e i bambini delle scuole primarie statali e paritarie, ma anche quelli di 100 sezioni dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia statale.
Frutto della collaborazione con Sport e Salute e con l’Ufficio scolastico regionale, il progetto “Scuola attiva kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”, dopo l’avvio dello scorso anno, viene dunque confermato e rafforzato per l’anno scolastico 2023-2024.
Una decisione presa anche dopo i risultati positivi registrati lo scorso anno: nel 2022-2023 quasi 53 mila alunni coinvolti dalla 1^ alla 5^ classe della scuola primaria, 314 plessi scolastici, 2.640 classi con un aumento del 33% rispetto all'anno scolastico precedente, 203 tutor e 25 Federazioni sportive.
Un impegno che, da parte della Regione, si traduce in un finanziamento di 728 mila euro, grazie a risorse provenienti dal Fondo sociale europeo PLUS, per sostenere le autonomie educative nell’arricchimento dell’offerta, e che permetteranno di sostenere i costi relativi all’insegnamento dell’educazione motoria per le classi 1^ della scuola primaria e per le 100 classi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
Sport e Salute invece sosterrà i costi per i tutor sportivi che seguirannoo le classi 2^ e 3^, mentre per le classi 4^ e 5^ è prevista dal Ministero dell'Istruzione e del Merito la presenza dell'insegnante di educazione motoria.
“Noi di Sport e Salute siamo chiamati ad un impegno forte sulla scuola – ha spiegato il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma - Qui in Emilia-Romagna, grazie all’intervento della Regione, porteremo l’attività motoria non solo in tutte le classi della scuola primaria, ma anche in quella dell’infanzia. È una svolta epocale che rappresenterà anche un modello di riferimento per tutta Italia, dove puntiamo a superare la quota di 2 milioni di studenti coinvolti lo scorso anno scolastico. Iniziative come queste riempiono di contenuti le parole introdotte all’articolo 33 della Costituzione riguardo la valenza educativa dello sport. È questo il nostro compito e siamo orgogliosi di svolgerlo ogni giorno, sapendo di poter contare sulla sinergia con realtà istituzionali quali la Regione Emilia-Romagna".
“Tutti devono avere l’opportunità di praticare sport o attività motoria - ha detto il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -. A partire dai più piccoli, per i quali una corretta attività fisica può davvero in certi casi fare la differenza. Anche sul piano delle relazioni interpersonali, dell’acquisizione di valori positivi e come strumento per ridurre le diseguaglianze. E la scuola, il luogo per eccellenza cui si formano i cittadini di domani, può svolgere da questo punto di vista un ruolo fondamentale. Inoltre, il rafforzamento di questo progetto traduce in pratica il diritto allo sport che finalmente è stato introdotto anche in Costituzione - ha concluso Bonaccini-. Dopo l’avvio dello scorso anno, prima regione in Italia, siamo orgogliosi di poter continuare e rafforzare il nostro impegno, in collaborazione con Sport e Salute e con l'Ufficio scolastico regionale”.
"La letteratura scientifica attesta che nella scuola dell'infanzia e ancor più nella scuola primaria, la pratica motoria costituisce importante strumento di maturazione relazionale e corporea – ha dichiarato il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna, Stefano Versari -. L'azione, al secondo anno, del progetto di "Scuola Attiva Kids per l'Emilia-Romagna Inclusiva" integra le azioni realizzate a livello nazionale nella scuola primaria. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna si coinvolgeranno le classi 1^ e i piccoli di 5 anni in via sperimentale nella scuola d'infanzia. Movimento, gioco, sinergia corpo e mente sono il presupposto per un equilibrato sviluppo e per un saldo ancoraggio alla concretezza della corporeità, aspetto sempre più assente nel nostro mondo digitale ma imprescindibile per la salute fisica e mentale".
Alla presentazione della misura ha partecipato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione e coordinatore del progetto e Teresa Zompetti, Direttore Sostenibilità e Scuola di Sport e Salute.
Promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e da Sport e Salute, il progetto nazionale “Scuola Attiva Kids”, si avvale della collaborazione con le Federazioni Sportive Nazionali e del Comitato Italiano Paralimpico.
Anche in questo anno scolastico, dunque, le scuole avranno la possibilità di aderire al progetto che mette a disposizione tutor sportivi scolastici in possesso della laurea in Scienze Motorie, che opereranno in affiancamento all’insegnante titolare delle classi. Il tutor dovrà garantire un’ora a settimana di orientamento motorio-sportivo, affiancando l’insegnante della classe. La seconda ora settimanale di insegnamento dell’educazione fisica sarà impartita dall’insegnante titolare.
Saranno i singoli Istituti scolastici a scegliere se avvalersi di questa opportunità, tramite una piattaforma telematica, gestita dalla società Sport e Salute, che metterà in connessione domanda e offerta.
Da un lato appunto le richieste di adesione all’iniziativa da parte delle scuole, dall’altro le candidature degli aspiranti tutor scolastici sportivi.
I tutor saranno appositamente formati per la fascia d’età dei bambini interessati, fermo restando il possesso della laurea in Scienze Motorie del vecchio o del nuovo ordinamento. Con la possibilità di punteggi aggiuntivi, in fase di definizione della graduatoria tramite avviso pubblico, per quanti posseggono titoli di laurea magistrale, dottorato, master o corsi di perfezionamento. Ogni tutor avrà anche a disposizione kit didattici realizzati in collaborazione con le Federazioni sportive nazionali partner del progetto.
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