Intitolata a Gianni Clerici la sala stampa dello Stadio Centrale del Tennis. Cozzoli: "E' nei ricordi di tutti noi e ora anche nel cuore del Foro Italico"

"Oh, bè, io sono un ricco che ha vissuto felicemente giocando a tennis. Faccio il giornalismo non per brama di denaro, ma perché mi diverte andare in giro a vedere qualche torneo". 
E' questa la frase in calce alla targa che intitola la Sala Stampa dello Stadio Centrale del Tennis al Foro Italico al giornalista Gianni Clerici, lo "scriba", scomparso lo scorso 6 giugno.
A svelare la targa che legherà indissolubilmente il ricordo di Clerici allo spazio che accoglierà i giornalisti di tutto il Mondo nelle giornate di gara degli Internazionali BNL d'Italia di tennis, sono stati il Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute S.p.A., Vito Cozzoli, il prof. Giuliano Amato, Nicola Pietrangeli ed il Sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo.

"Amava il tennis ed il giornalismo, questa intitolazione unisce le sue due passioni più grandi" ha esordito il Presidente e AD di Sport e Salute S.p.A., Vito Cozzoli. "Gianni Clerici è stato tra i grandi protagonisti del tennis italiano e mondiale, grazie alla sua penna ed alla sua verve con la quale ha raccontato a generazioni di appassionati il fascino dei tornei di tutto il mondo e le emozioni dei tennisti. Lui è nei cuori e nella memoria dei suoi, avrebbe detto lui, "aficionados". Adesso - ha concluso Cozzoli - è nel cuore anche del Foro Italico, con questa targa che ne attesta il ricordo vivo".

"Gianni Clerici è stata una figura poliedrica: storico, giornalista, commentatore, atleta e anche poeta - ha sottolineato Giuliano Amato -. Ha incarnato la dimensione del tennis come arte ed anche come elemento insito nella cultura del nostro Paese. A questo sport ha dato tanto non solo nel racconto e nella cronaca, ma anche nella ricerca storica, come testimonia il suo impegno per la riscoperta e la valorizzazione delle balette".

Proprio le balette, palline in cuoio risalenti all’epoca rinascimentale ritrovate a Jesi e che venivano utilizzate per il gioco della "pallacorda", saranno esposte nella Sala Lounge del Centrale per tutta la durata del torneo. "Gianni Clerici ha voluto fondare nella nostra città il Club delle Balette - ha spiegato il primo cittadino di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo -. Fu una funzionaria dei nostri archivi a leggere un articolo di Clerici sulle antenate delle palline da tennis e a rivalutare queste "perle" che la nostra Città ora può vantare". "Portarle oggi a Roma e mantenerle esposte per tutta la durata degli Internazionali è il nostro modo per ringraziare e ricordare Gianni Clerici" ha aggiunto Carla Saveri, Vice Presidente vicaria del Club delle Balette di Jesi, fondato dal giornalista e di cui ne è stato Presidente onorario.

"Chiunque si avvicina al tennis, sia come appassionato che come giornalista, dovrebbe dapprima passare dalla "Bibbia", quel "500 anni di tennis" di Gianni Clerici - ha affermato Nicola Pietrangeli unico italiano, assieme a Clerici, ad essere stato inserito nella International Tennis Hall of Fame -. Ho conosciuto Gianni prim'ancora che si approcciasse al mondo del giornalismo. Potremmo parlare ore ed ore di lui e di quanto ha dato al tennis. L'importante è però ricordarlo e ringrazio Vito Cozzoli e Sport e Salute per aver voluto dedicare a lui un pezzo del Foro Italico".

 

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