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Primo Piano
Il successo del 90°CSIO Piazza di Siena. Cozzoli: “Per Sport e Salute fondamentale lasciare una traccia che duri tutto l’anno”. Nepi Molineris: “Roma punta ad entrare nel Grande Slam dell’equitazione mondiale”
Si è chiuso il sipario sul 90° CSIO di Piazza di Siena. L’evento sportivo, accolto quest’anno da un ovale senza frontiere, ha registrato uno straordinario successo di pubblico, con una presenza stimata di oltre 50mila spettatori, che oltre alle emozioni sportive, tra cui l’ottimo secondo posto della squadra azzurra nella Coppa delle Nazioni, hanno anche potuto vivere in relax immersi nel “cuore” di Villa Borghese.
“Ma lo spettacolo qui rimane invariato per 365 giorni l’anno – ha detto Vito Cozzoli, Presidente e AD di Sport e Salute S.p.A., nel corso della conferenza stampa di chiusura dell’evento -. Piazza di Siena non finisce qui. Vive già in attesa del ritorno dello CSIO tra un anno. L’eredità degli eventi sportivi è importante quanto l’evento stesso. Una eredità collegata all’aspetto sportivo ma che va oltre. Questa è la legacy di Sport e Salute. Qui, ogni giorno, romani e turisti potranno godere di un prato “senza frontiere” con 3.500 metri quadri di verde che segnano un’espressione di libertà sportiva. Spazio aperto a tutti, senza barriere materiali e immateriali. Su questa erba migliaia di ragazzi, studenti, famiglie con bambini, giocano, fanno sport all’aria aperta e trascorrono il loro tempo libero tra la casina dell’Orologio e la casina di Raffaello. E poi ancora tutta l’area, di cui ci sentiamo essere i “custodi morali”, così come della Mostra dell’Acqua Felix che abbiamo restaurata. Siamo orgogliosamente – ha proseguito Cozzoli - parte di un evento sportivo molto importante, in uno scenario senza eguali. Siamo protagonisti ed ogni anno cerchiamo di fare di più, il meglio possibile per rendere sempre più bella questa manifestazione, che non finisce qui”.
Dell’evoluzione, non solo sportiva, dello CSIO Piazza di Siena ha parlato anche il Direttore Generale di Sport e Salute S.p.A., Diego Nepi Molineris, nella sua veste di Event Director della kermesse. “Si può ancora crescere, serve un salto in avanti, deciso e definitivo. Da oggi – ha detto Nepi Molineris - ci prendiamo l’impegno con la FISE per creare un’azione di sistema che sappia generare maggior valore globale. Dobbiamo entrare nel Grande Slam che comprende i concorsi di Aachen, Calgary, Den Bosch e Ginevra. È arrivato il momento di lavorare ad un progetto di circuito che abbia un obiettivo comune: arrivare al top a livello mondiale, come avviene già in altri sport. In questa edizione – ha illustrato il Direttore Generale di Sport e Salute - il montepremi è cresciuto fino ad arrivare a un milione di euro: quando siamo arrivati, era meno di un terzo. L’obiettivo è quello di arrivare a tre milioni. Anche senza biglietteria, ma con una visione analitica, abbiamo stimato una presenza di 50.000 spettatori, e 1.000 per l’Italia Polo Challenge al Galoppatoio, una scommessa vinta dalla Federazione. La Rai ha garantito 12 ore di messa in onda, la crescita sui social è stata del 30% rispetto al 2022. Hanno lavorato a questo evento 400 persone, con un’età media di 26 anni che rispetta la mission di Sport e Salute. Il fatturato ha superato i quattro milioni di euro: quando, cinque anni fa, è partito questo progetto, era di 1,6 milioni, meno della metà. Ecco perché Piazza di Siena crede nell'upgrade”.
Ad alzare l’asticella sono arrivate anche le parole di Sara Riffeser Monti, Show Director dello CSIO Piazza di Siena. “Il primo grande successo è stato alla chiusura delle iscrizioni, perché non avevo mai visto un livello come quello raggiunto quest'anno. Il risultato di un importantissimo sforzo da parte del Comitato Organizzatore nell'arrivare al montepremi di un milione di euro con otto gare valide per il ranking FEI e un montepremi estremamente importante per il Gran Premio. Abbiamo un calendario sempre più affollato, quindi raggiungere questo livello ci soddisfa molto”.
Ad esprimere soddisfazione, oltre che per il successo organizzativo dell’evento anche per quanto raggiunto sul piano dei risultati sportivi, è stato il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola.
“Il secondo posto della nostra squadra nella Coppa delle Nazioni – ha spiegato il vertice federale – è assai importante: abbiamo cambiato il nostro selezionatore lo scorso anno, motivo per cui c'è stato un periodo di transizione. Quest'anno iniziamo a raccogliere i frutti, questa è la prima tappa di un percorso molto lungo verso Parigi 2024 e speriamo di poter festeggiare la qualificazione a Milano in occasione dell’Europeo di fine estate. Stiamo assistendo al massimo momento agonistico internazionale, ma la nostra filiera è molto più lunga. Abbiamo circa 100.000 ragazzi che montano a cavallo – ha concluso - e acquisiscono valori importantissimi, tutti atleti che fanno sacrifici incredibili per questo sport”.
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