L'articolo “Franzago M et al., The epigenetic aging, obesity, and lifestyle, Front Cell Dev Bio” analizza l'influenza dello stile di vita, in particolare dell'attività fisica e dell'obesità, sull'età epigenetica, ed è stato pubblicato nel sito del National Institute of Health, una delle principali agenzie di governo degli Stati Uniti dedicata alla ricerca biomedica e alla salute pubblica.
Il concetto di epigenetica nasce nel 1942 dal biologo Conrad Waddington, che la definisce “branca della biologia che studia quei cambiamenti e modifiche ereditabili che influenzano l’espressione genica, senza però alterare direttamente la sequenza di DNA”.
In base alle modifiche epigenetiche, l'orologio epigenetico misura l'età biologica del DNA, un indicatore prezioso della nostra salute.
Per rallentare l'invecchiamento epigenetico, l'articolo sottolinea l'importanza di uno stile di vita sano, che include una regolare attività fisica, la quale contribuisce a mantenere una buona salute epigenetica e a rallentare l'invecchiamento biologico.
Studi scientifici hanno dimostrato che l'attività fisica non solo migliora il benessere generale ma influisce direttamente sulla lunghezza dei telomeri, i "cappucci" protettivi dei cromosomi. Telomeri più lunghi sono associati a una maggiore longevità e a una riduzione del rischio di malattie croniche. L'esercizio fisico stimola la produzione di enzimi riparatori e riduce lo stress ossidativo, due elementi chiave per mantenere i telomeri sani.
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Illumina Caivano
