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La Definizione dello sport di Vilnius

Anno di pubblicazione: 

2008

Autore: 

Commissione Europea

Tematiche: 

Impatto economico Lavoro sportivo Statistiche nazionali

La definizione di “sport” cui spesso si fa riferimento è quella elaborata dalla Commissione Europea nel Libro bianco sullo sport del 2007 e riguarda:

“qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”.

La definizione economica dello sport nasce, invece, dalla necessità di mettere a punto un approccio comune europeo per calcolare il contributo diretto e indiretto alla crescita economica e all’occupazione dei settori legati allo sport; tale metodologia è stata condivisa con un accordo stipulato a Vilnius e approvato dall’UE nel 2007.
La definizione di Vilnius, definita nel contesto dell’analisi economica, si basa sulla classificazione dei prodotti per attività (CPA) e sulla definizione statistica delle attività sportive (codice NACE 93.1) e utilizza un approccio su tre livelli:

  1. definizione statistica: corrisponde al codice NACE 93.1 della nomenclatura delle attività economiche NACE Rev2 (equivalente all’Ateco 2007) riferito ai “Servizi sportivi”; comprende solo le attività direttamente collegate allo sport, ad es. la gestione delle piscine, di circoli sportivi etc.
  2. definizione ristretta: include la definizione statistica, più tutte quelle attività che forniscono beni e servizi necessari allo sport (output), ovvero tutte le industrie che producono beni necessari per praticare sport; ad es. (produzione, vendita al dettaglio di abbigliamento, calzature e attrezzature sportive, la costruzione di infrastrutture dedicate allo sport, le attività educative sportive, etc.);
  3. definizione allargata: : include sia la definizione statistica che la definizione ristretta e, in aggiunta alle precedenti, tutte le merci e servizi che utilizzano lo sport come input, ovvero, tutte le attività che sono collegate allo sport, ma che non sono necessarie per fare sport, come ad esempio le scommesse sportive, i diritti sportivi, i servizi di trasporto e quelli medici utilizzati da atleti e spettatori.

Questo lavoro metodologico realizzato da Eurostat è una risposta alla scarsità di statistiche ufficiali che consente di fornire una stima complessiva di quale sia, ad esempio, il contributo dello sport alla crescita economica o alla crescita del lavoro.

I BENEFICI DELLO SPORT PER L’INDUSTRIA

Lo studio della Commissione Europea del 2012 sul contributo dello sport alla crescita economica e all’occupazione nell’UE https://www.sportesalute.eu/studi-e-dati-dello-sport/blog-studi-e-dati-dello-sport/3893-studio-sul-contributo-dello-sport-alla-crescita-economica-e-all-occupazione-in-europa.html, partendo dalla definizione di Vilnius, ha elaborato un quadro metodologico in grado di valorizzare l'impatto economico dello sport nell’UE. A tal fine, lo studio ha inserito, conformemente alla definizione dello sport di Vilnius, tutte le stime nazionali in un sistema multiregionale di cosiddetti conti satellite per lo sport (SSA - Sport Satellite Account). La catena di approvvigionamento che segue si basa su questa accezione dello sport in senso lato:

In base a questa definizione, che tiene conto degli effetti moltiplicatori tra settori a monte, settori a valle e altri settori che non fanno direttamente parte della catena, il medesimo studio ha stimato il contributo dello sport al valore aggiunto lordo nell’UE in 294 miliardi di euro, corrispondenti a quasi il 3% del valore aggiunto lordo totale dell’UE. L'industria dello sport, a monte e a valle, inoltre genera occupazione diretta per 4,5 milioni di persone, cioè il 2,1% della forza lavoro dell'UE.
In totale i posti di lavoro creati dalle attività sportive sono 7,3 milioni, cioè il 3,5% dell'occupazione complessiva nell'Unione.
Tale cifra supera del 3% il valore aggiunto lordo generato dallo sport: ciò significa che le attività commerciali connesse allo sport hanno maggiore intensità di manodopera rispetto alle altre, e che quindi la crescita dell’economia relativa allo sport crea più posti di lavoro rispetto alla crescita dell'economia nel suo complesso. Inoltre, ogni nuovo impiego nella catena di approvvigionamento dello sport crea 0,65 nuovi posti di lavoro anche nei settori collegati.

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