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RUGBY

Il Rugby è uno tra gli sport di squadra più conosciuti al mondo. La dimensione di gruppo nel rugby è fondamentale, massimo livello di coinvolgimento di tutti, non resta fuori nessuno.
Responsabilizzazione, crescita e capacità di mettersi a disposizione: nel rugby vale il concetto di uno per tutti, tutti per uno!

PRATICA

Il Rugby è uno tra gli sport di squadra più conosciuti al mondo. In Italia una squadra può schierare da un minimo di 12 a un massimo di 15 giocatori ed in panchina possono sedersi fino a 8 riserve per altrettante sostituzioni consentite.
La durata di una partita è di 80 minuti, divisi in due tempi da 40 minuti ciascuno e la durata dell'intervallo non può superare i 10 minuti. Lo scopo del gioco è totalizzare più punti della squadra avversaria durante il tempo di gioco previsto, attraverso i tre sistemi leciti: meta (e relativo calcio di trasformazione), drop o calcio di punizione. La palla deve avere forma ovale, composta da quattro pannelli di cuoio o materiale sintetico simile al cuoio. Le dimensioni ottimali sono: lunghezza 28 cm, circonferenza lunga 74 cm, circonferenza breve 59 cm e peso 420 - 460 g.
Avanzare e pressare, sostenere e continuare ad avanzare e pressare: sono questi i principi fondamentali nel gioco del rugby.
ll Rugby si gioca su un terreno rettangolare di dimensioni minime 119 metri e massime 144 metri (lunghezza) per l'area di gioco, 100 metri massimo (da linea di meta a linea di meta) per la lunghezza del campo di gioco e minimo 60 metri e massimo 70 metri per larghezza.
Le due porte a H sono poste al centro della linea di meta: la larghezza tra i due pali è 5,6 metri, l'altezza dal terreno alla traversa è 3 metri ed i pali devono essere alti minimo 9,4 metri.

ATTREZZATURA

Per le prime volte sono sufficienti una vecchia maglietta, calzoncini, calzettoni, scarpe da ginnastica, un abbigliamento cioè adatto a giocare in un campo ed eventualmente felpa o tuta. Successivamente saranno necessari: paradenti e scarpe con i tacchetti in plastica (no alluminio). Sono consigliati tutto l’anno: pantaloncini, maglia da gioco a maniche corte, calzettoni; in inverno si può aggiungere: sotto-maglia termico, sotto-pantaloncini scalda cosce e giacca antivento senza cerniera.

QUANTO COSTA

Il costo per l'iscrizione ad una squadra di rugby varia in base alla Società, ma mediamente un anno di rugby parte da €150, divisibili in due rate e comprensivi di allenamenti con frequenza bisettimanale più partita.
Le scarpe da rugby, di qualità media, si trovano in commercio a partire da €30 per bambini e a partire da €45 per adulti.
Il paradenti ha un costo di circa €8.

ASPETTI POSITIVI

La dimensione di gruppo: nelle categorie del minirugby (dai 5 ai 13 anni) si gioca con numeri adattati al gruppo di appartenenza e con l’obbligo regolamentare che tutti i giocatori, titolari e riserve, giochino per almeno un tempo in ogni partita. Questo vale come regola federale: garantisce il massimo livello di coinvolgimento di tutti, non resta fuori nessuno.
Un'altra regola che caratterizza questo sport, è che nessuno all'infuori del capitano può parlare e tanto meno contestare l'arbitro: se qualcuno lo fa, la squadra viene penalizzata.

  • Pagano tutti per le intemperanze di uno.
  • Forgia il carattere: grazie al contatto fisico consente ai più deboli di superare l’insicurezza e ai più aggressivi di controllare l’esuberanza. Altruismo: il principio del gioco è basato sul concetto di squadra. Responsabilizza il giocatore che deve autodeterminarsi all’interno del gruppo.
  • È un'attività motoria semplice ma completa. Il rugby è uno sport che può essere praticato da soggetti con fisicità diverse: tutti devono essere in grado di compiere gesti naturali come correre, saltare, passare e afferrare il pallone ovale, rotolare, schivare e lottare.

Nel rugby esiste il terzo tempo, un fenomeno unico nel panorama sportivo, l’ultimo atto nel quale giocatori, dirigenti e arbitri si ritrovano tutti insieme per festeggiare, applaudendosi reciprocamente.
Insegna come cadere senza farsi male e a placcare un avversario senza provocare danni nel massimo rispetto per l’altro.

CONSIGLI UTILI

Fino agli 11 anni, nella fase "propaganda", si gioca senza porte, senza mischie, senza rimesse laterali, senza colpi e con numero ridotto di giocatori, maschi e femmine insieme: la cosa importante è sviluppare gli schemi motori. Per questo l'allenamento consiste nell'insegnare a correre, saltare, rotolare.
L’allenatore per i bambini diviene un esempio da seguire perché, coerente nelle sue parole e nelle sue decisioni, è in grado di creare il senso di appartenenza al gruppo.
I benefici fisici e psicologici che il rugby fornisce sono tali da renderlo adatto, con appositi accorgimenti, per chiunque, indipendentemente da età ed abilità personali.

ATTENZIONE

Dal momento che il placcaggio è la principale tattica difensiva, i giocatori di rugby possono essere esposti a diversi tipi di infortuni, tra cui traumi alle spalle, distorsioni articolari, problemi ai tendini, lesioni del menisco, distorsioni della caviglia. Sono tutti possibili infortuni presenti in ogni tipo di sport dove è previsto contatto, rapidità, cambi di direzione.
Spesso viene ritenuto uno sport violento ed adatto solo a pochi atleti, di solito di grande corporatura, ma in realtà, secondo le ultime tendenze che arrivano proprio dall’Australia, il rugby è stato molto rivalutato per i tanti benefici che può portare a tutti i praticanti.

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