DESCRIZIONE DELL'AREA ATTREZZATA

L’Area Attrezzata di Ravascletto si trova in località Entrada (zona impianti sportivi).

Dal 20 ottobre 2023 è stata consegnata alla comunità ed è curata e gestita dall'ACD Ravascletto e dal Comune.

Ravascletto (UD), comune in Friuli Venezia Giulia, nel cuore della Carnia, è un caratteristico borgo di montagna che racchiude al suo interno antiche case con architettura carnica, lavatoi e viuzze lastricate. Qui ci si incontra nei cortili tra racconti ed aneddoti, una località dove poter rallentare e riscoprire il valore del tempo a stretto contatto con il territorio che la circonda e con la sua comunità. Per gli amanti degli sport invernali il polo sciistico Ravascletto-Zoncolan offre piste soleggiate adatte ad ogni esigenza, sia per chi intende lo sci come momento di svago che per sciatori più esperti, impianti di risalita comodi, piste di fondo di cui una a quota 1750 m s.l.m., pista di pattinaggio su ghiaccio e suggestivi itinerari tra boschi incantati da percorrere con ciaspole o sci alpinismo. La località è conosciuta anche per l’ottima cucina.

Le attrezzature installate permetteranno di praticare sport all'aperto.

Per il Parco è stato scelto il modello progettuale “Large”composto da nove attrezzi: step (40 cm); step (60 cm); bici per braccia (handbike); city bike; pressa gambe e pull up; spalliera; panca per tricipidi; barre push up; combi 4 e custom.

Curiosità

Per la comunità di Ravascletto è importante mantenere vive le tradizioni essendo queste parte della propria identità ed è per questo che vengono mantenuti e proposti:

Il “Lancio das Cidules”, un'antica tradizione che prende il nome dalla “cidula” dischetto di legno nel dialetto locale. In quest'occasione, da un'altura difronte al paese, si lanciano le “cidule” (ora sostituite da fuochi d'artificio) che vengono accompagnate, di volta in volta, dal nome di una ragazza del paese (detta “cidulina”), di un ragazzo (detto “cidulin”) e da un'antica cantilena di buon auspicio.

La “Vecja”, un rito pagano propiziatorio di origine celtica per salutare l'arrivo della primavera e che in passato segnava l'ingresso dei giovani nella cerchia degli adulti. In quest'occasione i ragazzi del paese creano una “vecchia” (appunto “vecja” nel dialetto locale) di grandi dimensioni con legno, fieno e stoffe che viene accompagnata lungo le vie del borgo per poi essere bruciata.

Il Comune si estende per circa 26,32 km² con una popolazione di circa 507 abitanti.